L'attività
didattica della Scuola di musica è principalmente suddivisa nei
seguenti settori: Corsi di Musica per Bambini Corsi di Musica Classica (per bambini e adulti) Corsi di Musica Jazz e di Musica Moderna Corsi di Musica Elettronica, Informatica Musicale, Tecnico Audio e DJ Nuovi corsi con il batterista Alessandro D'Anna Corsi di Musica Antica NUOVI CORSI a cura di Annunziata De Lorenzo ________________________________________________________________________________ NUOVI CORSI a cura di Annunziata De Lorenzo - cantante, musicista e ostetrica I corsi saranno condotti dalla maestra, musicista e ostetrica Annunziata De Lorenzo (curriculum), insegnante specializzata in psicofonia per ostetriche (training psicofonetico per il parto e il post parto con il metodo Elisa Benassi e canto prenatale) e cantante lirica professionale. 1) IL CANTO PRENATALE 2) TRAINING PSICOFONETICO ALLA NASCITA: Corso di preparazione al travaglio e al parto con ;tecniche di rilassamento vocali 3) CANTO POST-NATALE: MASSAGGIO SONORO AL NEONATO-BAMBINO (0-12 mesi) 4) E ORA MUSICA! Anche con mamma e/o papà - attività musicale per bambini 12-36 mesi 5) ANCHE IO POSSO IMPARARE A CANTARE… (per adulti) 6) MAMMA, PAPA’, IMPARATE CON ME Per i genitori i cui figli studiano uno strumento musicale(per meglio seguirli nel percorso). Il corso è comunque rivolto a tutti, non solo ai genitori. ____________________________________________________________________________ 1) IL CANTO PRENATALE Non esiste popolazione umana che non usi il canto o la musica. Il canto per secoli ha accompagnato ogni situazione della vita, sia gioiosa che dolorosa, per viverla con profondità e nel modo migliore. La pratica del canto prenatale non è una novità del nostro secolo, ma è una tradizione che è stata ripresa al fine di favorire un migliore benessere del nascituro e dei futuri genitori. La fondatrice del canto prenatale moderno è la cantante M. L. Aucher, la quale attraverso gli studi di psicofonia ha osservato i bimbi, le cui madri avevano cantato durante la gravidanza, ed ha evidenziato che essi presentavano caratteristiche positive come: solidità della nuca, vigore della colonna vertebrale, vivacità di riflessi, sviluppate percezioni uditive e manuali, memoria uditiva delle voci e dei testi vocali ascoltati durante il periodo fetale. È emerso anche che la voce maschile ha un ruolo importante per il bambino perché lo stimola nella parte inferiore del corpo, dai piedi all'addome. In Italia, il canto prenatale è stato rielaborato dalla Dott.ssa Elisa Benassi, ostetrica, musicoterapeuta e psicofonista. Il bambino, nel ventre materno, è investito dalle vibrazioni sonore della voce della mamma, attraverso l'udito e il tatto e, allo stesso tempo, ascolta le emozioni materne. Dopo la nascita avrà il ricordo delle canzoni e delle filastrocche cantate dalla madre durante la gravidanza e queste lo calmeranno. Alcuni studi dimostrano che l'udito di un feto è funzionale a partire dalla 30° settimana di gestazione ma si evidenziano anche reazioni all'ambiente sonoro prima che la costruzione dell'orecchio sia conclusa, verso la 16° settimana. Tra i rumori che fanno parte della grande orchestra del grembo materno troviamo il ritmo cardiaco della mamma, i gorgoglii dell'intestino, la voce, le voci di chi le sta vicino, il respiro, la musica… La voce della mamma, è l'unico suono costante che accompagna il bambino e lo culla durante tutto il corso della gestazione. Il canto, strumento capace di creare vibrazioni preziose e intense, diventa il legame profondo, quella relazione che la mamma instaura con il proprio piccolo per tutta la vita: un dialogo fatto di suoni, di sensi e di grandi emozioni. Obiettivi del corso: Il Canto prenatale consente di intraprendere un percorso di evoluzione personale attraverso la riscoperta delle vibrazioni corporee e dei suoi significati. "Le sonorità prodotte dalla voce sollecitano precise parti del corpo: ogni suono emesso è in grado di colpire una vertebra e i gangli paravertebrali (noduli che fanno parte del sistema nervoso) che le stanno ai lati, da cui si dipartono i nervi diretti ad uno o più organi interni. Perciò a seconda della gravità e dell'acutezza dei suoni prodotti, il corpo fa vibrare una specifica parte, per la precisione le note contenute nell'ottava del pianoforte, che va da do 2 a do 3, stimolano gli arti inferiori a partire dal tallone, quelle da do 3 a do 4 investono la zona del bacino sino al diaframma, da do4 a do5 interessano il torace, da do5 a do6 fanno risuonare la zona cervicale e cranica. Il lavoro psicofonetico in gravidanza è importante poiché il bambino in utero viene sollecitato dalla voce di entrambi i genitori, in particolare l'emissione vocale della madre "colpisce" il piccolo sia dall'interno che dall'esterno del corpo materno". (BENASSI, 1996,1998). Con il canto prenatale, la mamma esplora le regioni più profonde del proprio corpo e delle proprie fisicità, in modo da poter conoscersi meglio e accrescere il proprio benessere instaurando un dialogo diretto con il proprio bambino. Il canto prenatale "ha come obiettivo primario quello di rendere consapevoli i genitori del fatto che la loro voce struttura il bambino accompagnandolo nella sua evoluzione biologica e psicologica". (Benassi, 2002) Metodologia: Utilizzo del respiro e del suono della voce attraverso esercizi vocalici, fisici ed esecuzione di canti. Il canto riesce a mobilitare il corpo (bacino e colonna vertebrale), invita alla morbidezza della respirazione oltre che all'esercizio di diversi muscoli. Gli esercizi sono praticati in autonomia ad eccezione di quelli che si fanno in coppia o in gruppo; tutti eseguiti nell'ascolto attento del proprio corpo, senza sforzi, apportando dinamicità e relax a seconda dell'obbiettivo desiderato. Per imparare un canto, prima è letto ad alta voce il testo della canzone, chi conduce elabora delle immagini mentali inerenti al testo e a particolari sensazioni, che poi sono espresse durante il canto. Il corpo si trasforma, così, in uno strumento per esprimere ciò che è provato. Al canto si uniscono anche movimenti di marcia e di danza che enfatizzano in modo dolce il ritmo. Il canto diventa un massaggio sonoro al bambino che unito a un respiro profondo produce endorfine aiutando il corpo a rilassarsi. Programma e durata del corso: Ognuno potrà scegliere la durata del corso, si consiglia almeno un ciclo di 4 incontri per poter raggiungere una autonomia nel vibrare il proprio corpo e i papà possono partecipare a tutti gli incontri. Il primo incontro è di prova. Ogni incontro ha una durata di un'ora circa ed è suddiviso in: accoglienza con un canto e condivisione tra mamme ciclo di vocalizzi, che vanno a toccare i punti del cantante facendoli vibrare e canti fatti di canzoni, ninne nanne, nenie, filastrocche…(alla fine del corso la mamma avrà un suo repertorio per comunicare con il proprio bambino) saluto I vocalizzi e il canto sono finalizzati ad affinare la ricezione dei segnali del proprio corpo. Alla fine del corso la mamma avrà un suo repertorio per comunicare con il proprio bambino. Destinatari: Il corso è adatto a tutte le donne di ogni età gestazionale e alle coppie interessate a questo tipo di percorso, indipendentemente dalla propria capacità canora. ____________________________________________________________________________ 2) TRAINING PSICOFONETICO ALLA NASCITA: Corso di preparazione al travaglio e al parto con ;tecniche di rilassamento vocali "Tutto è vibrazione: l'uomo è vibrazione, risonanza e armonia e nel suo cammino sulla terra ricerca questa vibrazione, questa risonanza e questa armonia" (Tomatis 1998). M. Aucher, attraverso la psicofonia, approfondisce ulteriormente l'argomento aiutando la persona a incarnare il proprio suono attraverso l'uso della voce, grazie a questo approccio musicoterapico il corpo canta e sperimenta la capacità di risuonare e con-suonare. La Psicofonia pone in evidenza come l'uomo sia "Per-sona", ovvero, un "Uomo sonoro" che si dispone a ricevere e ad emettere vibrazioni. Lo sviluppo armonico di ogni persona richiede la presenza del suono; il corpo umano è uno strumento musicale che risuona ed emette vibrazioni. Il suono e il respiro agiscono efficacemente come Voco-analgesia e Audio-analgesia con effetti terapeutici contro il dolore, influenzando la psiche e l'emotività. Con la Voco-analgesia, la madre riesce a tonificarsi, rilassarsi e rendere attiva sia lei che il bambino al loro travaglio e parto. Con l'Audio-analgesia la donna riesce ad ascoltare il suo suono in travaglio che diventa una strategia esogena, non chimica, per il controllo del dolore. Di solito, durante il travaglio-parto si ha un grande dispendio di energie; la donna tende a emettere urla e grida per dare sfogo al dolore. Con la pratica del TPP, la voce è canalizzata in canto in modo che le grida spontanee e tutte le energie sono usate per padroneggiare il registro vocale e prediligere i suoni gravi che, risuonando a livello del bacino, procurano una diminuzione del dolore. La voce, così, diventa un canto che accompagna la contrazione. La giusta impostazione di emissione vocale, con la giusta vibrazione, è in grado di: favorire il contatto con la propria intimità; attenuare la percezione del dolore, accettando, accogliendo e accompagnando le contrazioni; favorire un ritmo regolare della respirazione, il giusto tono muscolare e la giusta energia; instaurare la relazione fisica, emozionale e mentale con il proprio bambino attraverso la voce influenzare l'atteggiamento posturale; regolare il sostegno del fiato; dare un mezzo di comunicazione con il bambino; stimolare direttamente la produzione di endorfine (sostanze endogene che attenuano spontaneamente la percezione del dolore. "Lo specifico della preparazione al parto attraverso il suono è il fatto di considerare la gestante un soggetto attivo, e il canto è la pratica che maggiormente attiva il corpo. Si ottiene quindi: la profondità del respiro, il sostegno del fiato, il controllo posturale, la risonanza ossea, la percezione di un'onda vibratoria che investe il bambino. Attraverso il sostegno del fiato si realizza il sostegno del sé; la postura necessaria alla corretta fonazione fa scoprire l'esistenza di un centro di equilibrio così importante nelle fasi più impegnative del travaglio; l'attività della muscolatura del torchio addominale anticipa il lavoro che si compirà quando il bambino dovrà nascere; la vibrazione sollecita pensieri sul piccolo sentito come essere che partecipa del suono materno quasi nutrendosene" (Elisa Benassi, 1998b) Obiettivi del corso: Il corso riguarda la relazione profonda fra corpo, mente ed emozioni, fornisce alla donna strumenti utili per ascoltare i suoi bisogni e quelli del proprio bambino per entrare in relazione con la propria intimità soprattutto per affrontare questo viaggio della nascita. La donna, attraverso alcuni esercizi di respirazione e di suoni associati a posizioni che favoriscono la distensione del pavimento pelvico, sarà in grado di accogliere al meglio le contrazioni durante il travaglio. Il dolore, quando è accompagnato da tecniche di rilassamento opportune, diviene più gestibile e la mamma si sente più sicura e forte nel generare il proprio bambino. Durante il corso sono offerti tutti gli strumenti per affrontare al meglio il proprio travaglio/parto attraverso simulazioni specifiche di ogni fase di questo viaggio fino ad arrivare alla nascita. Permettere alla mamma di vivere con tranquillità e serenità il momento della nascita del proprio bambino, mediante l'impiego della voce e delle vibrazioni che essa crea nel suo corpo. Tutto ciò, attraverso le proprie risorse personali, consente di gestire l'ansia e padroneggiare l'intensità del dolore. Il canto crea un dialogo e un legame forte tra la mamma e il figlio e fa si che "dopo la nascita, la voce come ombelico sonoro sovverte la cesura del cordone e crea una nuova alleanza" (E. Benassi). Metodologia: Verranno adottate semplici tecniche che attraverso il respiro e la voce mettono in stretta comunicazione la mamma ed il bambino. L'uso della voce agisce direttamente sul diaframma, liberandolo da tensioni e contrazioni eccessive. In questo modo si migliora la qualità della respirazione e s'induce il corpo a uno stato di maggiore rilassamento. Il dolore delle contrazioni è limitato non solo dall'effetto benefico del canto, ma anche dalla visualizzazione di un'immagine positiva, che permette alla mente di ritrovare la concentrazione e l'equilibrio. Il corso prevede anche una parte di canto prenatale come apertura di ogni incontro. Programma e durata del corso: Il corso ha la durata di 4 incontri di un ora e mezza ciascuno. Un incontro, a parte, prevede la presenza dei papà, qualora fosse possibile. Ogni incontro è suddiviso in: accoglienza con canto e condivisione tra mamme tema dell'incontro attivazione del corpo "sonoro", vocalizzi e canto prenatale travaglio simulato (lavoro progressivo su respirazione, postura, vocalizzazione e stimolazione d'immagini mentali) Alla fine del corso la mamma avrà un suo repertorio per comunicare con il proprio bambino. Destinatari: Il corso è adatto dalla 30° settimana di gestazione, indipendentemente dalla propria capacità canora. I vocalizzi e il canto sono finalizzati per affinare la ricezione dei segnali del proprio corpo. ____________________________________________________________________________ 3) CANTO POST-NATALE: MASSAGGIO SONORO AL NEONATO-BAMBINO (0-12 mesi) Al primo respiro di vita il bambino si calma con la voce della mamma ed entrambi si conoscono. Il canto post-natale diventa una coccola, un contatto con il proprio bambino fatto di sguardi e parole, carezze e sorrisi... il bambino si sente al sicuro tra le braccia della propria mamma. Le emozioni del massaggio doneranno a entrambi piacere e benessere. "Rispetto all'uso del canto, è suggestiva una modalità rituale di una tribù dell'Africa orientale. Quando una donna desidera un figlio, siede sotto un albero e ascolta delle canzoni; quando sente la canzone che ritiene adatta per il proprio figlio, la insegna al futuro padre e insieme al suo uomo la canta cercando di concepire il bambino. Durante la gravidanza la madre insegna la canzone all'ostetrica e alle donne anziane del villaggio. Quando il bimbo nasce, tutti i presenti cantano la sua canzone, che è insegnata anche agli altri membri del villaggio. Questa canzone accompagnerà tutti gli eventi significativi della vita del bambino, fino alla sua morte, in cui verrà cantata per l'ultima volta. Anche se questi riti esulano dai più moderni programmi di educazione, ci è parso significativo ricordarli perché rappresentano modalità di cura del feto e dell'essere umano, ancor più significative perché non supportate da conoscenze scientifiche, ma da qualcosa di simile ad un'intuizione in cui la musica si offre come spazio contenitivo di affetti profondi e della relazione primaria con il feto ed il bambino". (IMBASCIATI A.-MANFREDI P., Il feto ci ascolta … e impara, Borla, Roma, 2004). Con la nascita, il bambino è un poliglotta potenziale, capace di cogliere le sfumature più sottili di ogni idioma che gli è offerto. Le esperienze musicali, in particolare il canto, in questo primo periodo della vita, sono riferite all'ambiente materno e familiare. Questo primo contatto sonoro è un'eccellente forma di stimolazione dell'intelligenza e, al tempo stesso, è una maniera di creare un vincolo affettivo tra la mamma e il suo piccolo. I neonati sono sensibili agli stimoli sonori e lo manifestano reagendo con movimenti delle palpebre, aprendo gli occhi, fissando lo sguardo, cercando la fonte sonora. Ricordano i suoni, i rumori, i canti che hanno ascoltato durante tutta la gestazione e si calmano appena li sentono. La musica svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo globale dell'individuo: essa agisce sugli stati d'animo più profondi e sulle emozioni, è nutrimento della mente e dello spirito, ma anche divertimento, gioco, stimolo per sviluppare le potenzialità espressive e creative della persona. Essendo un linguaggio codificato s'impara a cantare come s'impara a parlare. Il canto, attraverso la voce e l'emissione di suoni, permette al bambino e ai propri genitori di rafforzare il loro legame affettivo. Obiettivi del corso: Il canto post-natale fa sì che alla neo-mamma sia dato uno strumento diverso per riacquistare il proprio equilibrio psicofisico dopo il parto, di apprendere alcune tecniche di "massaggio vibrato e sonoro" che favoriscono il benessere psico-fisico del bambino. Inoltre, attraverso il canto, il tocco e le vibrazioni, che si espandono su tutto il corpo del bambino, la mamma instaura con esso una relazione molto profonda, che li nutre e li fa crescere entrambi. Il canto è in grado di sviluppare l'apprendimento del linguaggio musicale nel bambino e ha come scopo: utilizzare la musica come canale comunicativo ed espressivo contribuire allo sviluppo cognitivo, motorio ed emotivo abbattere le barriere linguistiche di etnie diverse creare un ponte affettivo e ludico con le famiglie riscoprire per gli adulti la dimensione del gioco e di distensione fondamentale nel dialogo affettivo con i propri bimbi. Metodologia: Attraverso il suono, il canto, la voce della mamma, il bambino comincia a orientarsi e prendere parte della realtà e del mondo che lo circonda. L'elemento fondamentale del suono è la VIBRAZIONE, con essa, la mamma genera e trasmette energia. Le vibrazioni e il contatto provocano un massaggio molto profondo che scende attraverso la pelle fino agli organi interni del neonato dandogli piacere e benessere. La vibrazione stimola il risveglio sensoriale, diventa un canale comunicativo ed espressivo, sviluppa fiducia, confidenza, sicurezza, coordinazione, equilibrio, apprendimento e concentrazione, sostiene lo sviluppo muscolare e la consapevolezza dello schema corporeo. Per il bambino, la voce è qualcosa di noto, conosciuto, familiare e rassicurante. La vibrazione va ad agire anche sul benessere della mamma, attraverso la quale si regolarizzano le emozioni. Programma e durata del corso: Il corso ha una durata di 4 incontri di gruppo. Ogni incontro è suddiviso in: accoglienza con un canto, condivisione tra mamme massaggio vibrato (attraverso il tocco, le carezze e le vibrazioni vocali della mamma; ogni incontro si massaggerà una parte specifica del corpo del bambino) vocalizzi e canti (verrà fornito un vasto repertorio affinché la mamma possa comunicare con il proprio figlio cantando). Destinatari: Il corso è adatto a tutte le neo-mamme indipendentemente dalla capacità vocale di intonazione e musicale. Il periodo consigliato è quello che va dai primi giorni di vita fino al 7° mese del bambino. ____________________________________________________________________________ 4) E ORA MUSICA! Anche con mamma e/o papà - attività musicale per bambini 12-36 mesi Fare musica significa creare un paesaggio sonoro dove ascolto, voce, esplorazione e movimento stimolano la curiosità, la produzione, la creatività, la scoperta e la socializzazione del bambino in un clima di benessere. Infatti, attraverso il movimento e giochi con la voce i bambini sono portati in modo naturale a "parlare il linguaggio musicale", ad ascoltare e a "interagire" con i genitori e/o con i coetanei. Il lavoro sarà inoltre integrato seguendo le indicazioni della metodologia montessoriana. Montessori attribuiva all'educazione musicale una funzione essenziale, inerente non solo allo sviluppo cognitivo, ma alla formazione globale del bambino, anche dal punto di vista psichico. All'inizio del XX secolo aveva già tracciato alcuni dei possibili percorsi dell'educazione musicale che sarebbero stati sviluppati da didatti quali Jacques-Dalcròze, Kodaly, Orff. Le campane Montessori rimangono tra le più brillanti invenzioni per l'educazione dell'orecchio. È ormai universalmente riconosciuto che la musica è elemento essenziale di un'educazione che sviluppa i principi di libertà, autonomia, collaborazione, partecipazione, rispetto, solidarietà. Elementi che troviamo nel pensiero pacifista di Montessori e nell'elaborazione del "piano cosmico", sintesi della sua filosofia educativa. "Solo chi [...] ha sentito nella musica la voce che apre le porte del cuore [...] solleva lo spirito [...]. Solo questi potrà comprendere come la musica sia una compagna necessaria all'umanità [...]. Si cerca di mettere a portata del popolo la musica, coi concerti nelle pubbliche piazze, o col rendere sempre più accessibili a ogni classe sociale le sale dei concerti. Ma tutto ciò non sarebbe forse come mettere in circolazione delle edizioni popolari di Dante, in un popolo di analfabeti? È l'educazione che occorre prima: senza essa, ecco un popolo di sordi, cui è negato ogni godimento musicale" (Montessori, 2000, pp. 592-593). Oggi, grazie agli studi neuro-scientifici e alla diagnostica per immagini, è scientificamente provato (Agrillo, 2007; Schlaug et al., 1995; Wan & Huon, 2005) che lo studio della musica, arricchisce il bambino, non solo rendendolo capace in futuro di godere in maniera consapevole dei frutti di questi linguaggi, ma sviluppando in lui capacità intellettive, logiche, intuitive, creative e comunicative, utili in diversi settori professionali. Maria Montessori per prima (1909) ha parlato di educazione musicale del bambino piccolo, in età pre-scolare; ha creato appositi materiali di tipo pratico-sensoriale per l'educazione dell'orecchio (campanelli e scatole dei rumori) e per l'apprendimento delle note e delle figure musicali, usati già nelle prime Case dei Bambini all'inizio del secolo scorso. L'attività musicale deve mirare inizialmente alla formazione globale del bambino, ovvero contribuire al suo completo sviluppo sia percettivo che cognitivo, non escludendo gli aspetti psicomotorio, creativo, affettivo, relazionale. Metodologia: I bambini prima del contenuto percepiscono la qualità e la modalità della comunicazione. Attraverso la qualità del suono e l'approccio musicale dell'adulto. Emozione e fisicità scaturiscono diverse reazioni: un "Contatto fisico con la musica". Coinvolgimento di differenti canali di ascolto: canale corporeo diretto o indiretto - Diretto: sguardi, mimica facciale, contatto - Indiretto: dispositivi "musicali Carattere ludico della proposta Proposta ricca e complessa, ma semplice e immediata - Musica PER bambini e NO da bambini - Offerta di sonorità non quotidiane - Imitazione come prima forma di produzione - Ripetizione come arricchimento e consapevolezza Assorbimento e restituzione degli stimoli - Ripetizione e variazione - Rielaborazione personale Silenzio come momento di elaborazione personale e non inteso come "non fare musica" - Interiorizzazione della proposta - Costruzione del proprio pensiero musicale Partecipazione personale/sociale al "gioco" musicale Rispetto dell'individualità della partecipazione del bambino - Dialogo sonoro - Creazione di un ambiente favorevole alla socializzazione Musica cantata, suonata, riprodotta - Il canto come espressione e conoscenza - Ascoltare e scoprire gli strumenti musicali - Ambientazioni diverse Verranno fatti esercizi: per la percezione uditiva, su cui si costruisce ogni esperienza musicale sia di tipo operativo sia di tipo cognitivo; per la motricità, poiché il corpo è il primo luogo dove avviene l'esperienza; per l'accesso al mondo musicale simbolico-espressivo, avvicinando il bambino a decodificare alcuni degli elementi che caratterizzano la nostra cultura musicale e i nostri sistemi di scrittura musicale; sulla dimensione affettiva, in quanto il far musica permette al bambino di esplorare, nell'emotività della musica, la propria emotività; sulla dimensione sociale, per porre le basi ad un'attitudine all'ascolto reciproco fondamentale in tutte le attività e in particolare fare musica e cantare insieme, a all'interazione costruttiva. Durante l'attività musicale verranno proposte delle modalità attraverso le quali i bambini possano essere aiutati a percepire e utilizzare i suoni; favorire lo sviluppo, la maturazione e l'espressione delle proprie potenzialità a livello affettivo, relazionale e cognitivo, concepite non come ambiti separati ma viste nell'ottica della globalità della persona. Durante il corso il bambino e i genitori ascolteranno, canteranno, suoneranno, si muoveranno e comporranno. Il programma: Il corso ha cadenza settimanale si può cominciare quando si vuole e il programma verterà sui tre elementi principali della psico-musica montessoriana che sono: l'educazione sensoriale, attraverso il tatto e la scoperta dei suoni l'educazione motoria, attraverso danze, giochi e divertimento l'educazione all' ascolto attivo dei diversi timbri, diverse altezze e diversi ritmi Destinatari: bambini dai 12 ai 36 mesi ____________________________________________________________________________ 5) ANCHE IO POSSO IMPARARE A CANTARE… (per adulti) "Tutto è vibrazione: l'uomo è vibrazione, risonanza e armonia e nel suo cammino sulla terra ricerca questa vibrazione, questa risonanza e questa armonia" (Tomatis 1998). M. Aucher, attraverso la psicofonia, approfondisce ulteriormente l'argomento aiutando la persona a incarnare il proprio suono attraverso l'uso della voce, grazie a questo approccio musicoterapico il corpo canta e sperimenta la capacità di risuonare e con-suonare. La Psicofonia mette in evidenza come l'uomo sia "Per-sona", ovvero un " Uomo sonoro" che si dispone a ricevere e ad emettere vibrazioni. Lo sviluppo armonico di ogni persona richiede la presenza del suono; il corpo umano è uno strumento musicale che risuona ed emette vibrazioni. La giusta impostazione vocale, con la giusta vibrazione, è in grado di: favorire il contatto con la propria intimità favorire un ritmo regolare della respirazione, il giusto tono muscolare e la giusta energia instaurare la relazione fisica, emozionale e mentale con il proprio corpo attraverso la voce influenzare l'atteggiamento posturale; regolare il sostegno del fiato; stimolare direttamente la produzione di endorfine e il soggetto si sente gratificato e sereno Metodologia: Utilizzo del respiro e del suono della voce attraverso esercizi vocalici, fisici ed esecuzione di canti. Il canto riesce a mobilitare il corpo (bacino e colonna vertebrale), invita alla morbidezza della respirazione oltre che all'esercizio di diversi muscoli (nell'azione e nell'immobilità). Gli esercizi sono praticati in autonomia ad eccezione di quelli che si fanno in coppia o in gruppo; vengono tutti eseguiti nell'ascolto attento del proprio corpo, senza sforzi, apportando dinamicità o relax a seconda dell'obbiettivo desiderato. Per imparare un canto, prima viene letto ad alta voce il testo della canzone, chi conduce elabora delle immagini mentali inerenti al testo ed a particolari sensazioni, che poi verranno espresse durante il canto. Il corpo si trasforma, così, in uno strumento per esprimere ciò che è provato. Al canto si uniscono anche movimenti di marcia e di danza che enfatizzano in modo dolce il ritmo. L'uso della voce agisce direttamente sul diaframma, liberandolo da tensioni e contrazioni eccessive. In questo modo si migliora la qualità della respirazione e si induce il corpo a uno stato di maggiore rilassamento. Saranno adottate semplici tecniche che attraverso il respiro e la voce mettono in comunicazione il soggetto con il proprio corpo che vibra. L'uso della voce agisce direttamente sul diaframma, liberandolo da tensioni e contrazioni eccessive. In questo modo si migliora la qualità della respirazione e si induce il corpo a uno stato di maggiore rilassamento. Programma del corso: Il corso ha cadenza settimanale accoglienza con un canto e condivisione tra i soggetti ciclo di vocalizzi, che vanno a toccare i punti del cantante facendoli vibrare e canti vari (alla fine del corso ognuno avrà un suo repertorio) saluto di congedo I vocalizzi e i canti sono finalizzati ad affinare la ricezione dei segnali del proprio corpo Al termine del corso è possibile fare un concerto con il repertorio acquisito. Destinatari: Il corso è adatto a tutti coloro che si vogliono mettere in gioco con la propria voce e con il proprio io, indipendentemente dalla capacità vocale di intonazione e musicale. ____________________________________________________________________________ 6) MAMMA, PAPA’, IMPARATE CON ME Per i genitori i cui figli studiano uno strumento musicale (per meglio seguirli nel percorso). Il corso è comunque rivolto a tutti, non solo ai genitori. "Il canto è un dialogo tra le note e le sillabe, che prende forma e che vi dice chi voi siete." Leveillèe François. Ma gli adulti possono "imparare" la musica? Fino a che età è opportuno mettersi nella condizione di "imparare" la musica? Questo corso ha l'intento di offrire uno speciale percorso formativo musicale rivolto agli adulti, cercando di coniugare varie esigenze: di chi desidera imparare a cantare oppure chi intende ad affinare le proprie conoscenze in campo musicale oppure desidera colmare quell'educazione musicale che non ha avuto o che ha interrotto. Oltre al canto le lezioni saranno dedicate alla tecnica strumentale e alla sua metodologia di studio, alla teoria musicale, alla storia e all'ascolto della musica. Metodologia: Utilizzo del respiro e del suono della voce attraverso esercizi vocalici, fisici ed esecuzione di canti. Attraverso tale proposta verranno presi in considerazione tutti quegli aspetti inerenti alle teoria musicale, alla storia e all'ascolto di un brano, contribuendo alla realizzazione del metodo di studio. Il laboratorio di gruppo sarà, quindi, mirato alla scoperta della voce come strumento di gioco e di relazione, lavorando con la voce e il corpo. Il lavoro è ispirato ai principi della psicofonia: "percorso autoesperienziale di armonia vitale che utilizza, attraverso la voce parlata e cantata, le corrispondenze tra l'Uomo, i Suoni, i Ritmi, la Parola, creando pazientemente una sintesi personale di armonia e di equilibrio". Origine di distensione, di vitalità, di tono, di armonia personale, la psicofonia consente a ciascuno, bimbo o adulto, di edificarsi e di esprimersi in pienezza. La voce provoca reazioni emotive e risposte fisiologiche. Nel lavoro con voce e canto, la mente e il corpo vengono considerati nella loro unità. Obiettivi del corso: liberare le emozioni e le risorse creative di ciascuno; ascoltare e riconoscere la propria voce all'interno di un gruppo, così come identificare se stessi in mezzo agli altri; lavorare sulle timidezze ed insicurezze; utilizzare il canto come veicolo di sfogo; imparare a leggere la musica e ad interpretarla; nozioni basi su teoria, storia della musica e ascolto critico. In tal modo i genitori saranno in grado di seguire con più consapevolezza i progressi dei propri figli. Programma del corso: Le lezioni sono a cadenza settimanale di gruppo. Ogni lezione ha la durata di un ora e saranno divise in 30' di teoria e 30' di pratica. Destinatari: Il corso è rivolto ai genitori dei ragazzi che partecipano alle varie attività della scuola. Non si richiedono particolari abilità al canto o conoscenza musicale. Durante il corso verranno date le basi su cui si fonda la musica, affinché i genitori possano capire e riescano ad aiutare i propri figli nello studio dello strumento. ____________________________________________________________________________ Annunziata De Lorenzo - cantante, musicista e ostetrica Inizia gli studi di pianoforte all'età di 5 anni e prosegue con il canto fino a diplomarsi presso il Conservatorio di Adria (Ro) e a conseguire il diploma accademico di II livello in discipline musicali in Canto Lirico presso l'Istituto Briccialdi di Terni. Si laurea in lettere moderne presso l'Università degli Studi di Perugia, presso la quale, inoltre, consegue il Diploma di Master in Musicologia. Si perfeziona con grandi maestri, di fama nazionale e mondiale come i cantanti: Kristjann Johannsson, Danilo Rigosa, Carmen Gonzales, Mauro Trombetta, Gabriella Ravazzi, Alain Charles Billard; con i registi Mauro Migliara, Beppe De Tommasi, Francesca Siciliani e con i direttori d'orchestra Maurizio Arena e Lorenzo Castriota Skanderberg. Vince diversi concorsi nazionali ed internazionali come il Concorso Nazionale "Selinunte" per cantanti liriche a Castelvetrano (Tp), il 9° Concorso Lirico della città di Grosseto ed è finalista e semifinalista in altri concorsi lirici tra i quali: "Tito Schipa" a Lecce, "U. Giordano" a Foggia, "Mario Lanza" di Tocco da Casaurea (Pe), quello della città di Terni e Bevagna (Pg) Debutta nei ruoli di: Mimì ne "La Bohème" di Giacomo Puccini, Suor Angelica in "Suor Angelica" di Giacomo Puccini, Carmela in "Mese Mariano" di Umberto Giordano, Donna Anna e Donna Elvira nel "Don Giovanni" di W. A. Mozart; Leonora ne "Il Trovatore" di Giuseppe Verdi; CioCiosan in Madama Butterfly di Giacomo Puccini; Nedda nei Pagliacci di Ruggero Leoncavallo. Inoltre vince la selezione per frequentare l'Accademia per Giovani Cantanti Lirici A. Toscanini di Parma conseguendo il diploma di alto perfezionamento di canto e debutta il ruolo di Donna Anna nel "Don Giovanni" di W. A. Mozart con la Fondazione A. Toscanini di Parma. Le è affidata la prima esecuzione assoluta di due liriche di Francesco Siciliani nell'ambito della Sagra Musicale Umbra, trasmessa in filodiffusione da Radio Tre. Partecipa al programma televisivo "Cristianità", in diretta mondiale su RAI International, eseguendo il Panis Angelucus dalla Petite Messe Solennelle di C. Franck. Nel settembre del 2005 partecipa al 1° Concerto "Totus Tuus" in memoria di papa Giovanni Paolo II, con la partecipazione dell'Orchestra Filarmonica di Roma diretta da Ezio Monti, presso la Basilica di Loreto. Il concerto è andato in onda su Rai International e Rai Uno. Svolge attività concertistica sia nazionale che internazionale tra cui ricordiamo concerti per il 50° anniversario del palazzo dell'ONU a New York Stati Uniti e una serie di concerti in diversi teatri nella città francese Rouen, affrontando un repertorio che va dal barocco al moderno, sia italiano che in lingua straniera. Avendo un animo e uno spirito eclettico si laurea, inoltre, in ostetricia e si diploma in Psicofonia per ostetriche presso l'Accademia Internazionale di Psicofonia con la musicoterapista/ostetrica Elisa Benassi. Frequenta anche i suddetti seminari e corsi di formazione: "Nati per leggere e nati per la musica: progetto nazionale genitori più", presso Centro di Formazione del Personale dell'Azienda Sanitaria Regionale Usl Umbria n. 1 "Musica e cura nascere, crescere e... guarire con la musica" organizzato dall'Azienda Ospedaliera San Giovanni- Addolorata, Roma. "La musica negli interventi precoci per lo sviluppo del bambino", Convegno svoltosi a Perugia, organizzato da ACP (Associazione Culturale Pediatri Umbria) "La musica nella pedagogia di Maria Montessori", corso riconosciuto dal MIUR. Svolge tutti i corsi sopra elencati ed insegna inoltre educazione musicale, tecnica vocale e spartito. |